Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo”.
Gilbert K. Chesterton

domenica 7 luglio 2019

Eccomi, manda me.


XIV DOM. T.O.

     La messe è abbondante (Lc 10,2): pare che i 72 discepoli non siano mandati a seminare, ma a raccogliere, perché qualcuno ha già seminato e il frutto è maturo. Sappiamo bene che, molti, anzi moltissimi, non frequentano più la Chiesa; ci sembra che questo sia di per sé segno di indifferenza o rifiuto verso Dio. In realtà, credo, che tanti hanno dentro di sé, anche se inconsapevolmente, il desiderio di bene, di bello, di vita, di senso, di pienezza; hanno solo bisogno di qualcuno che gli dica che la risposta alle loro attese, la possono trovare in Dio; non un dio generico, ma Colui che si è reso presente in Cristo e con il Suo Vangelo; non con una frequentazione intellettuale, ma con un incontro personale.

     Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutta l’Italia”, scrive santa Caterina da Siena in una delle sue lettere. Siamo tanto preoccupati perché “la messe è abbondante, ma son pochi gli operai” (Lc 10,2) e quindi preghiamo, affinché il Signore continui a mettere nel cuore a uomini e donne la passione per la salvezza del mondo, ma nello stesso tempo sappiamo con certezza che il numero è relativo. Anzi oserei dire che, nella storia della Chiesa, il numero abbondante non si è quasi mai fatto segno di vita evangelica radicale.  Davvero vale il detto: “Pochi, ma buoni” che, potremmo parafrasare con: “Pochi, ma santi”. Basta un fiammifero per incendiare un bosco. Non è stato san Paolo ad annunciare il Vangelo in Turchia, Grecia, Spagna? Chi ha cambiato la storia, se non Antonio Abate, Benedetto da Norcia, Francesco di Assisi? Quando hanno iniziato la loro avventura con Dio erano assolutamente soli, ma alla loro morte, hanno lasciato un segno indelebile, aprendo strade nuove che poi, tanti altri hanno percorse.
     Il mondo ha bisogno di uomini e donne credibili; che si sono lasciati afferrare personalmente da Cristo; che la Lui si lasciano trasformare in nuove creature, pur in mezzo ai limiti personali, al peccato che ostacola e alla fragilità. Credo che il grido del mondo non sia: “Parlami di Cristo”, ma “mostrami Cristo e cosa è capace di fare in un’esistenza concreta”. Cosa significa: “Il regno di Dio è vicino”, se non che, Cristo è vicino e non desidera altro che essere accolto da me e da te, per regnare nella nostra quotidianità e farla fiorire? Egli non è un despota che si impone, ma un umile mendicante che bussa e dice: “Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3,20). Come fa a fare di me una nuova creatura, libera, se non glielo consento?
     Quei 72 però sono anche un numero simbolico che indica tutti i popoli della terra. Il Vangelo non è una tra le risposte, ma la risposta per ogni uomo. E’ chiaro, non il Vangelo secondo me o, secondo la maggioranza, che viene piegato alle mode e ai personali modi di vedere, ma quello che Cristo ha annunciato; quel Vangelo che è “spada a doppio taglio” e che vuole incidere nella storia concreta dell’uomo e non rimanere parola astratta.
     Gesù non disprezza né le cose materiale né tanto meno le relazioni umane, ma dice che l’annuncio è urgente, per questo non bisogna lasciarsi ostacolare da nulla.
     Perché è urgente? E’ come quando si diffonde una malattia grave e qualcuno ha il vaccino, certo non può aspettare a distribuirlo: ne va della vita della gente.
     Scrive il noto scrittore Lewis: “Se volete aiutare coloro che sono fuori, sommate la vostra minuscola cellula al corpo di Cristo che, solo può dare loro aiuto. Amputare un uomo delle dita, sarebbe una strana maniera di spingerlo a lavorare di più” (C. S. Lewis, L’uomo nuovo). Questo significa che, l’unico modo realmente efficace per aiutare Dio Padre a Salvare il mondo, consiste nell’aderire a Cristo e alla Sua Chiesa; dire di si a Lui  e non stare a guardare dal di fuori. Tu sei membro della Chiesa di Cristo e, Cristo ha bisogno di te e della tua santità.
    Padre, sai bene che sono poca cosa, ma se vuoi manda anche me a mostrare Te agli uomini e alle donne che incontro sulla mia strada; aiutami a non lasciarmi distrarre, ma ad avere a cuore il bene di tutti. Prima di questo, però, continua a levigarmi con la Tua grazia, perché davvero, chi vede me, possa vedere Te e non una Tua immagine deformata.  

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